Con il termine negligenza medica (nota anche come malasanità) si fa riferimento a qualsiasi trattamento, una mancanza di trattamento o qualsiasi altra deroga rispetto agli standard accettati di assistenza medica, che causa lesioni a un paziente, incluso il decesso.
Ogni giorno sui giornali si leggono nuovi casi sconcertanti di malasanità, a volte con risultati tragici. In questi eventi, è probabile che il cittadino rimanga indifeso.
Se sei stato vittima di un errore medico (o un membro della tua famiglia) hai il diritto di essere risarcito. Un giusto risarcimento del danno può fornire i mezzi per iniziare a ricostruire la vita dopo l'infortunio.
In materia, la legge tutela la sfera giuridica del danneggiato, garantito la reintegrazione nella posizione precedente il verificarsi del danno. Ciò avviene attraverso una compensazione economica calcolata in modo da riflettere l'entità della perdita.
E' opportuno chiarire che l'accertamento di una condotta colposa o imperita non è autonomamente sufficiente a ricondurre alcuna responsabilità in capo al sanitario. Il passo successivo richiede che venga individuato un preciso legame, un nesso eziologico tra errore commesso e danno subito dal paziente, perché il secondo possa qualificarsi come diretta conseguenza del primo.
L’Italia possiede eccellenze in campo medico che si sono affermate in campo mondiale per innovazione medico-scientifica, ma vi è ancora molto da fare soprattutto negli interventi definiti di routine – nel 2018 vi sono stati 26 interventi su arti sbagliati, 159 garze o strumenti chirurgici lasciati all’interno dei pazienti, 139 pazienti deceduti a seguito di operazioni sbagliate e 471 cadute con lesioni all’interno di ospedali.